So che sembra il titolo di una canzone di Jannacci, ma è quello che vi invito a fare da sempre. Andar per chiese nei quartieri della Milano di oggi, visitare quelle meno note, quelle che non ti aspetti, quelle che non ti sei mai fermato ad osservare. A piedi o in bicicletta, scendendo o salendo da un tram.
E per convincervi fino in fondo, ecco a voi la mia nuova guida “Chiese nascoste di Milano”. Cinquanta destinazioni per riscoprire la città con uno ‘slow touring’, consapevole, sostenibile e riposante. E se rallentare sembra essere il nuovo imperativo a Milano, quale migliore occasione per impersonare il ruolo di ‘nuovi viandanti urbani’?
Come ho avuto già modo di dire, ho scelto le chiese perché sono gli edifici più antichi della città. Quelli che, in una straordinaria stratificazione di storia, architettura, artigianato, pittura, culto, leggende e tradizioni, raccontano la storia di Milano. Della sua cultura, e della nostra appartenenza – ci piaccia e no – a quella cultura. Le chiese raccontano le nostre radici. Tutte lì, a un passo da noi, praticamente sotto casa. E visitarle è, in pratica, ‘esercitare il diritto di cittadinanza’.
Più che un libro, “Chiese Nascoste di Milano” è un invito a girare la città in mia compagnia, col mio solito linguaggio che ormai conoscete, un po’ scanzonato e molto social. Per incuriosire, valorizzare i dettagli, per far venir la voglia di incamminarsi e andare.
Un libro con molte foto, perché ormai viviamo nel mondo delle immagini. Ma anche un libro da ascoltare, perché ogni destinazione è provvista di QRCode col quale vi racconto personalmente, in viva voce, tutte le destinazioni. Perché i ‘nuovi viandanti urbani’, quali credo voi siate, sono multitasking, e possono ascoltare le mie storie mentre guidano, mentre cucinano, o semplicemente mentre camminano, senza doversi accollare il trasporto fisico del libro.
Il libro è in vendita on line (Amazon, IBS, Mondadori…) e in distribuzione presso le librerie milanesi. Ricordate: andar per chiese è sostenibile, gratuito, ci permette di scegliere il nostro tempo, e di godere Milano in “santa pace”. E Dio solo sa di quanto ne abbiamo bisogno.
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