Questa puntata nasce sul tavolo della cucina davanti al numero di marzo di Ciak (rivista la cui evoluzione meriterebbe una puntata a sé). Segnalava l’arrivo su Skye Now TV di “Speravo de morì prima” serie TV tratta dall’autobiografia di Francesco Totti.
Ed insieme ad Alberto ci siamo messi a ragionare di sport…rigorosamente visto, non praticato e a quelli più particolari che abbiamo scoperto davanti alla TV.
Quindi in questa puntata – niente serie TV, documentari o film dedicati l calcio.
Ci ha pensato il Festival delle Serie TV su IG a fare una carrellata di 8 titoli sul tema che spaziano da Ted Lasso a The English Game (ambientato a fine 800, dello stesso autore di DownTon Abbey).
Io parto Spinning Out, già citata lo scorso anno nella puntata Serie TV, fans e petizioni, la cui cancellazione dopo una sola stagione da parte di Netfix ha portato ad una mobilitazione online da parte dei fan.
In questa serie di 10 puntate conosciamo Kat Baker, il cui infortunio sembra aver messo fine alla carriera di pattinatrice su ghiaccio, ma in realtà si apre una possibilità per gareggiare in coppia. Accanto ai duri allenamenti la protagonista (insieme alla madre e alla sorella) devono convivere con problemi di salute mentale.
Sempre sul tema pattinaggio, ma con tono più distesi ed adatto a tutta la famiglia Zero Chill, da poco disponibile su Netflix.
Dal ghiaccio alla montagna per segnalare due documentari dedicati alla scalata de El Capitan, montagna nel parco nazionale dello Yosemite.
The Dawn Wall è il nome di una parte, 900 metri di parete mai scalata prima dell’impresa di Tommy Caldwell e Kevin Jorgeson. Ci sono voluti 6 anni di studi e tentativi prima di arrivare a concludere la scalata avvenuta nel gennaio 2015.
Il documentario racconta anche la vita di Tommy, dall’infanzia, al rapimento in Kirghizistan, l’infortunio che gli ha fatto perdere due falangi del dito indice della mano sinistra…e ovviamente l’arrampicata del Dawn Wall (ma anche la vita di Kevin, giustamente).
Come dicevo prima, anche Free Solo ha come protagonista questa montagna…ritroviamo Tommy Caldwell, ma l’impresa questa volta è di Alex Honnold con la tecnica però diversa ed estremamente pericolosa: free solo infatti è un’arrampicata senza corde, imbragatura e qualsiasi altra protezione, insomma basta un piccolo errore e si cade nel vuoto, perdendo la vita.
Pur conoscendo l’esito della scalata, avevo un’ansia pazzesca - a maggior ragione se soffri di vertigini - guardando questo film che ha vinto l’Oscar come miglior documentario nel 2019 (si trova a noleggio su Amazon Prime)
Consiglio la visione nell’ordine che vi ho descritto – sia per una questione cronologica – sia perché in The Dawn Wall vengono spiegate nel dettaglio le caratteristiche della montagna.
Amazon Prime Video offre diversi documentari - alcuni decisamente brevi - dedicati allo sport e con protagonisti italiani che a mio avviso meritano una menzione.
From zero to Kilimangiaro: l’impresa di Nico Valsesia 400 km in bicicletta poi di corsa sulla cima dell’Uhuru Peak….in quanto tempo? 27 ore non stop. Non è nuovo a queste cose infatti c’è un altro documentario - Summit - del 2013, da Genova al Monte Bianco in poco più di 16 ore, stabilendo così il record mondiale di dislivello massimo in 24 ore.
L’alpinista – del 2015 storia di Agostino Gustin Gazzera – raccontata da lui stesso e dalle persone vicine - soprannominato il Vichingo della montagna. Una vita di fatica (con due lavori pesanti per portare i soldi a casa) i km macinati in bicicletta per raggiungere da Torino le montagne, le scalate e gli incidenti…una dedizione alla montagna commovente che emerge nel seppur breve documentario e che ti fa venire voglia di approfondire ancora di più la sua vita, è morto a 91 anni nel 2019.
The Yukon Blues invece è il racconto in prima persona di Igor D’India lungo il fiume Yukon tra Canada e Alaska in canoa per 200 Km e in autostop per 16000 Km…il tutto senza assistenza, sulle orme di Walter Bonatti che compì la spedizione nel 1965.
La riflessione che emerge dalla visione di questi documentari è il profondo rispetto per la natura, non una sfida a lei, ma piuttosto una sfida dei propri limiti attraverso la dedizione, lo studio e la disciplina…
Poi come ha detto un amico di Tommy Caldwell “tutti ammiriamo chi ha dedizione. Ma ad un certo punto, cominci a chiederti quale sia il confine tra dedizione e ossessione”.
Se amate gli sport estremi (e panorami mozzafiato) Magnetic fa per voi, uscito nel 2018 condensa in poco meno di due ore, diverse imprese. Io da non sportiva mi porto a casa l’idea di visitare Nazarè in Portogallo con la vista dal faro sulle onde probabilmente più alte del mondo.
Il regista è il francesce Thierry Donard e su Netflix si trovano anche i 4 precedenti lavori: Don't Crack Under Pressure (stagione 1-2-3) e Nuit de la Glisse.
Si dice che il golf sia sport da vecchi…se lo pensate anche voi, cambierete idea con The Short Game. Hanno solo 7 anni gli atleti che si vedono qui (e ci sono anche le bambine, giusto per sfatare un’altra convinzione di uno sport maschile in cui le donne ci arrivano per seguire il marito)
C’è un film biografico sempre su Netflix Tee Shot. Ariya Jutanugarn, che racconta la storia di questa golfista tailandese, diventata n. 1 al mondo.
Al contrario, si pensa sia una disciplina sportiva solo femminile il cheerleadering, in realtà non è così. Non si tratta di balli ammiccanti con pompon come le serie TV ci hanno sempre fatto credere. Ma prevede un duro allenamento, ancora di più per l’agonismo, come viene mostrato in Cheerleader dove si segue la squadra del Navarro College nella preparazione alla competizione nazionale.
Sul tema c’è anche una serie uscita nel 2019 Dare me – Prova a sfidarmi, teen drama in 10 puntate (tra le protagoniste c’è Herizen Guardiola…la Mylene di The Get Down di cui parlato nella scorsa puntata).
Home Game invece ci porta in giro per il mondo, si parte da Firenze col calcio storico (decisamente violento) poi in Scozia con gli Highland Games (tra cui il lancio del tronco), in apnea nelle Filippine, sui pattini a rotelle in Texas, a conoscere il Kok Boru in Kirghizistan, simile al polo, ma invece di una palla c’è un capra morta (pur comprendendo l’interesse a mantenere una tradizione, la visione mi disturbata…se siete sensibili, saltate alla puntata successiva) poi in Congo per il Catch Fetiche (wrestling), a Bali per la corsa con i bufali nel fango per arrivare in India coi lottatori di Pehlwani e a come la vittoria di una donna ai campionati mondiali (con qualificazione a Rio) abbia scardinato alcuni retaggi sulla pratica di questo sport della lotta libera in India.
In questa docuserie mi è piaciuta la descrizione “tecnica” delle regole delle discipline citate, ma soprattutto che significato hanno per le persone coinvolte.
Rising Phoenix – uscito nel 2020 – ci racconta la storia delle Paraolimpiadi – non solo attraverso i grandi campioni come Bebe Vio, ma anche degli organizzatori della manifestazione e alle difficoltà affrontate soprattutto per l’edizione di Rio che stava per saltare. Davvero interessante ed ispirante.
Parola di allenatore invece è lo sguardo su chi sta dietro, gli allenatori…troviamo per il calcio Mourinho e Jill Ellis (due mondiali vinti con la nazionale femminile statunitense), nel basket troviamo Doc Rivers e Dawn Staley (dal 2008 allena con successo la squadra femminile South Carolina) ed infine Patrick Mouratoglu, allenatore di Serena Williams.
Concludo in leggerezza con una docuserie un po’ folle: We are the Champions.
Ogni puntata descrive discipline decisamente particolari …possiamo chiamarli sport? Forse no, ma vi assicuro che anche qui l’impegno è massimo!
Troviamo una gara nelle campagne inglesi alla conquista di un formaggio rotolante da una ripida discesa, la sfida all’ultimo peperoncino (ho la gola in fiamme solo all’idea), ma c’è anche quella delle acconciature più fantasiose, al ballo dei cani (una gara è avvenuta anche in Italia) per passare allo yoyo e concludersi con il salto della rana…vera eh!
Ecco non esattamente degli sport, ma l’attitudine descritta è la medesima!
Titoli citati
Spinning Out (Netflix)
Zero Chill (Netflix)
The Dawn Wall (Netflix)*
Free Solo (noleggio Amazon Prime Video)
From Zero to Kilimangiaro (Amazon Prime Video)* (ora disponibile su Pluto TV)
Summit (Amazon Prime Video/Pluto TV)
L’alpinista (Amazon Prime Video)
The Yukon Blues (Amazon Prime Video)*
Magnetic (Netflix)*
Don't Crack Under Pressure 1-2-3 (Netflix)*
Nuit de Glisse (Netflix)*
The Short Game (Netflix)
Tee Shot - Ariya Jutanugarn (Netflix)
Cheerleader (Netflix)
Dare Me – Prova a sfidarmi (Netflix)
Home Game (Netflix)
Rising Phoenix (Netflix)
Parola di allenatore (Netflix)
We are the Champions (Netflix)
*non più disponibili
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